Il bollo è una tassa obbligatoria per tutti i proprietari di un veicolo iscritto al Pubblico Registro Automobilistico, inclusi i motocicli. Questo significa che, oltre a una polizza moto per circolare in completa sicurezza, è necessario versare annualmente il bollo moto. Questo obbligo riguarda solo i veicoli a due ruote di cilindrata superiore ai cinquanta centimetri cubici o di potenza maggiore di 4 kW.
Il bollo moto viene calcolato in base alla potenza effettiva espressa in kilowatt (kW) e alla classe ambientale (quindi Euro 1, 2, 3 e così via) del mezzo. Questi valori sono indicati sulla carta di circolazione o sul documento unico.
Per il calcolo del bollo moto per i motocicli con potenza fino a 15 cavalli (o con una potenza fino a 11 kW) si è tenuti a pagare un ammontare fisso stabilito dal tariffario nazionale. Più nello specifico, abbiamo:
Se poi il mezzo oggetto dell'imposta ha una potenza superiore agli 11 kW, alla tariffa fissa va aggiunto un importo extra, che varia ad ogni ulteriore kW:
Ancora, se i cavalli della nostra due ruote superano i 15 di base, allora sarà necessario aggiungere ulteriori importi per ogni cc aggiuntivo:
Alcune regioni, però, stabiliscono importi differenti in base a diverse variabili specifiche: per conoscere l'importo esatto, è quindi buona norma consultare la pagina dedicata dell’ACI e inserire i dati richiesti.
Come già detto, il bollo moto rappresenta una tassa regionale imputabile a tutti i proprietari di motocicli iscritti al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). I motocicli interessati sono quelli di cilindrata superiore ai 50 cc o con potenza maggiore di 4 kW.
Per legge, ciclomotori e quadricicli leggeri sono esonerati dal pagamento dell'imposta, e sono tenuti a corrispondere una tassa forfettaria; questa varia in base alla regione di competenza, ed è legata all'effettivo utilizzo su strada.
L'esonero del bollo nel 2023 riguarda anche le persone con gravi disabilità dichiarate ai sensi della Legge 104/92, o la persona a cui il soggetto disabile risulta a carico, i possessori di motocicli di interesse storico iscritti negli appositi registri e di motoveicoli ultratrentennali, e le moto elettriche.
Sottoscrivere la migliore assicurazione per veicoli a due ruote è molto importante per chiunque sia abituato a circolare su strada con un motociclo. Allo stesso modo, una circolazione a norma è legata a doppio filo al pagamento del bollo moto, che va eseguito seguendo scadenze e modalità ben precise.
Prima di tutto, dobbiamo ricordare che il pagamento del bollo moto viene effettuato a cadenza annuale per ogni tipologia di motociclo. In particolare:
Se l’ultimo giorno del mese cade di sabato o è giorno festivo, il termine verrà automaticamente prorogato al primo giorno lavorativo successivo. Infine, chi acquista una moto usata già coperta da bollo moto, dovrà rinnovarlo entro la scadenza naturale.
Esistono comunque delle scadenze prefissate per il rinnovo della copertura del bollo per la moto:
Per pagare il bollo moto, le opzioni a disposizione sono diverse, sia di persona tramite gli sportelli ACI che attraverso servizi online su PC e smartphone. L'importante è che si tratti di modalità collegate al circuito PagoPA, sistema per i pagamenti elettronici verso la Pubblica Amministrazione autorizzato a riscuotere tutte le erogazioni della tassa di possesso.
Come accade per le altre imposte previste dalla legislazione, anche il pagamento oltre la scadenza del bollo moto comporta delle sanzioni. Nel caso specifico, le more sono calcolate in questo modo:
Per non andare a pagare il bollo moto su un veicolo che, per via di un furto, non risulta più in proprio possesso, è indispensabile effettuare la trascrizione di perdita di possesso presso il Pubblico Registro Automobilistico.
Entro quando va pagato il bollo moto?
Generalmente la scadenza del bollo moto cade nei mesi di gennaio e luglio, ma il pagamento può avvenire entro la fine del mese successivo (ovvero il 28 febbraio e il 31 agosto).
Chi paga il bollo moto dopo una vendita?
In caso di vendita, le regole per il pagamento del bollo moto prevedono due scenari: se il passaggio di proprietà avviene prima della scadenza del bollo, a pagare sarà il nuovo proprietario, viceversa toccherà provvedere al precedente proprietario.