Non solo assicurazione moto: se hai deciso di acquistare una moto usata (e in generale qualsiasi veicolo a motore) devi preoccuparti anche del passaggio di proprietà moto. Si tratta di una procedura indispensabile per regolarizzare il cambio di titolarità del veicolo, trasferita quindi da chi vende a chi compra.
L'operazione per il passaggio di proprietà è piuttosto semplice, ma bisogna conoscere la procedura ed effettuarla in modo corretto in base alla tipologia di veicolo a motore, così da evitare errori e da non incappare in sanzioni. Gli step da seguire per le due ruote sono infatti differenti a seconda che il trapasso interessi un motociclo (moto e scooter di cilindrata superiore ai 50 centimetri cubici) o un ciclomotore (cilindrata inferiore ai 50 centimetri cubici).
Vediamo allora in questo approfondimento tutto quello che c'è da sapere sul passaggio di proprietà della moto, dai documenti necessari alle tempistiche e i costi.
Per richiedere il passaggio di proprietà della moto puoi seguire due strade: rivolgerti a un'agenzia di pratiche auto o a un'agenzia ACI, oppure optare per gli uffici della Motorizzazione Civile o del Pubblico Registro Automobilistico (PRA).
La richiesta deve essere presentata dall’acquirente, che assieme al venditore deve rivolgersi all'ufficio scelto con la seguente documentazione:
La legge italiana obbliga a trascrivere il passaggio di proprietà della moto entro 60 giorni dalla data di firma dell'atto di vendita. In questo modo sarà aggiornato con i dati del nuovo proprietario il cosiddetto Documento Unico di Circolazione (DU), il certificato digitale unificato di circolazione e di proprietà del veicolo.
Il mancato adempimento della norma ti fa rischiare pesanti sanzioni amministrative e la confisca del mezzo. L'atto sarà finalmente valido solo dopo l'autenticazione della firma del venditore, che si può effettuare presso il PRA o l'Ufficio Anagrafe del tuo Comune. In più, la normativa richiede di presentare il modulo TT2119, che puoi scaricare in PDF dal Portale dell'Automobilista, o trovare presso gli STA dell'ACI o della Motorizzazione.
Il passaggio di proprietà della moto, almeno fino a qualche anno fa, richiedeva l'autenticazione dell'atto di vendita presso un notaio. Per snellire la burocrazia, e contenere in costi, oggi la pratica può essere svolta in un Comune, o in alternativa presso gli sportelli della Motorizzazione provinciale e del PRA presenti su tutto il territorio italiano.
Generalmente, il costo complessivo per il passaggio di proprietà della moto è pari a 101 euro. Ovviamente esistono diverse voci di spesa che restituiscono il totale: 16 euro per la carta di circolazione, 9 euro per i diritti dovuti alla motorizzazione, altri 16 euro per la marca da bollo, 27 euro imputabili ai versamenti ACI, 32 euro per l’imposta di bollo e la trascrizione al PRA, e infine 1 euro per i diritti di segreteria.
Quando si tratta di una moto con cilindrata superiore ai 50 centimetri cubici, la cilindrata non andrà a influire sui costi relativi al passaggio di proprietà moto. I costi sono standardizzati, il che significa che pagherai la stessa cifra per uno scooter da 125 e per uno da 250 cc.
Per i motocicli, come già detto, la procedura per il passaggio di proprietà moto dipende dalla cilindrata del mezzo. Gli step, e di conseguenza i costi, tendono a variare a seconda della potenza del veicolo che si acquista.
I ciclomotori, per il passaggio di proprietà, richiedono una procedura diversa. Si tratta di quei mezzi a due ruote con motore fino a 50 cavalli di cilindrata (o di potenza non superiore a 4 kW, se elettrici), guidabili a partire dai 14 anni di età e in grado di raggiungere massimo i 45 Km/h.
A differenza di quanto accade per scooter e motocicli, i ciclomotori da 50 cc non devono essere iscritti al Pubblico Registro Automobilistico; dunque, il passaggio di proprietà non può essere aggiornato. Per procedere, venditore e acquirente devono recarsi presso un’agenzia di pratiche auto o negli uffici territoriali della Motorizzazione Civile. Il venditore è tenuto a presentare il certificato di circolazione, mentre l’acquirente il modulo TT2118 scaricabile dal Portale dell’Automobilista. Entrambi devono avere con sé una copia di un documento di riconoscimento valido e del codice fiscale.
Al passaggio, la vecchia targa rimane di proprietà del venditore, in quanto per questi mezzi in particolare la targa resta personale. Il costo del passaggio è di circa 60 euro alla Motorizzazione Civile, importo che non prevede le commissioni aggiuntive delle agenzie dedicate alle pratiche auto.
Per un motociclo da 125 cc (così come per tutti gli altri motocicli) non è necessario pagare l'IPT, l'imposta provinciale di trascrizione. In questo caso, però, i documenti necessari sono differenti, vale a dire:
Andrà infine compilato il modello TT2119, da scaricare via Internet o reperibile presso la Motorizzazione PRA o ACI.
Il passaggio di proprietà moto, seppur con regole ben precise, è facilmente eseguibile da tutti i nuovi acquirenti. Le modalità di pagamento variano a seconda della procedura scelta per il passaggio.
Per lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) della Motorizzazione Civile o del Pubblico Registro Automobilistico, è richiesto un versamento precedente presso un ufficio postale, le cui ricevute andranno presentate successivamente alla motorizzazione. Le agenzie pratiche auto permettono invece di pagare presso lo sportello direttamente in contanti o tramite Bancomat.
Quali documenti servono per il passaggio di proprietà della moto?
Per il passaggio di proprietà moto, ricordati di portare i documenti d'identità, il tesserino del codice fiscale ed eventuale visura camerale, più tutti i documenti del veicolo, quindi il libretto di circolazione e certificato di proprietà oppure il nuovo Documento Unico di Circolazione (DU) in formato digitale.
Cosa bisogna fare per il passaggio di proprietà della moto?
Per il trapasso è necessario procedere con un atto di vendita ufficiale (che deve essere autenticato) e contemporaneamente richiedere alla Motorizzazione Civile, a carico dell'acquirente, un nuovo Certificato di Proprietà (CdP) e l'aggiornamento della Carta di Circolazione.