di Andrea Castrignano
14 settembre 2022
Non so come la pensiate voi, per me settembre è da sempre il mese dei bilanci, dei cambiamenti e dei nuovi inizi. In particolare, quest’anno, l’arrivo dell’autunno porta con sé la concretizzazione di un progetto che sognavo da un po’.
Dopo 9 anni, ho deciso di spostare il mio studio di Interior Design in una zona più centrale e strategica della città, che si trova all’interno del design district. È sicuramente un grande cambiamento che aprirà un nuovo capitolo nella mia carriera ma che mi costringerà obbligatoriamente ad affrontare un grosso impegno sia fisico che emotivo: il trasloco.
Trascorrere molti anni nello stesso ambiente (sia domestico sia lavorativo) porta naturalmente ad accumulare una quantità spropositata di oggetti di cui spesso non abbiamo bisogno. Un trasloco è sicuramente un’occasione per liberarsi del superfluo ma non sempre è necessario cambiare casa, o in questo caso ufficio, per fare un po’ di decluttering.
L’home decluttering, reso famoso dalla scrittrice giapponese Marie Kondo, è una vera e propria filosofia che caratterizza l’abitare contemporaneo. Applicando questa tecnica, infatti, non solo trasformerete e renderete ordinati i vostri spazi domestici ma li ripulirete dalle eventuali energie negative. Come? Eliminando tutti quegli oggetti inutili che oltre ad appesantire la nostra casa appesantiscono anche la nostra vita. So che, “sembra più facile a dirsi che a farsi”, ma se seguirete i piccoli e semplici consigli che vi sto per dare, in pochissimo tempo riuscirete a liberare facilmente e senza troppi sforzi i vostri ambienti.
Innanzitutto, il processo di decluttering non deve essere visto come una privazione, ma come un viaggio divertente e creativo che vi porterà a vivere una casa libera dal superfluo. Non abbiate fretta e non ponetevi l’obiettivo impossibile di compiere un’operazione lunga e laboriosa come questa, in un weekend o addirittura in una giornata! Procedere step by step, in questo caso, rappresenta sicuramente la chiave del successo. Io vi consiglio di partire da una stanza pianificando esattamente il numero di giorni che vi serviranno per completarla. La parola d’ordine è costanza, cercate di inserire il decluttering tra le vostre attività quotidiane, bastano anche pochi minuti al giorno per fare la differenza!
Partite dalla stanza della casa che vi sembra più sgombra e quindi semplice da riordinare. Vi consiglio di procedere per sezioni, ad esempio la libreria piuttosto che la scrivania, così facendo ogni volta che completerete una parte, cresceranno in voi l’entusiasmo e la motivazione nel portare a termine il vostro compito. Un suggerimento utile e autogratificante che vi posso dare è quello di scattare una foto del “prima e del dopo”. Confrontando, infatti, le due versioni della stessa stanza vedrete chiaramente i progressi e i risultati raggiunti.
Ricordate, fare decluttering non vuol dire gettare ogni cosa, ma affrontare un processo decisionale che ci porta ad analizzare i legami sia fisici che emotivi che ci connettono a ciò che possediamo. Per capire se tenere o meno un vestito, un soprammobile o un oggetto è importante porsi alcuni quesiti come “l’ho mai utilizzato?” “mi è ancora utile?” “potrebbe servirmi in futuro?” “mi trasmette emozioni/ricordi positivi?” siate onesti con voi stessi e agite di conseguenza alle risposte che vi darete.
Un trucco originale per far sì che il vostro decluttering sia un successo? Prendete quattro contenitori vuoti e destinate ognuno di essi a uno scopo differente, per esempio: il primo agli oggetti da tenere, il secondo agli oggetti da vendere/regalare, il terzo agli oggetti da riparare/riciclare e il quarto a quelli da buttare. A questo punto vi basterà riporre ogni oggetto in una di queste scatole, cercando di non creare squilibri tra le quantità.
Queste che vi ho suggerito sono solo alcune delle categorie che potrete utilizzare per organizzare il vostro lavoro. La cosa più importante è non rimandare: avete deciso di riciclare o di regalare qualcosa a qualcuno? Fatelo subito e non lasciate assolutamente scatoloni o sacchetti in giro per casa. La regola d’oro da tenere sempre bene a mente è di “liberarsi” di un oggetto vecchio ogni qual volta che si compra qualcosa di nuovo. Solo in questo modo eviterete l’effetto accumulo e non vi ritroverete in breve tempo a dover iniziare il lavoro da capo.
Il consiglio in più? Qualora abbiate la fortuna di possedere una casa vacanze, magari con pochi arredi e priva di personalità, potreste pensare di arricchirla aggiungendo oggetti e complementi provenienti dalla vostra prima abitazione e di cui lì non avete più bisogno. Ad esempio, il vecchio pouf non si intona più con lo stile della casa? Non buttatelo, ma sottoponetelo a un bel restyling, magari rivestendolo con un tessuto prezioso e particolare e utilizzatelo per arredare la vostra seconda casa.
L’armadio è sicuramente la parte della casa più difficile da organizzare e riordinare. Sono sicuro, che ognuno di voi, ha nel guardaroba almeno un capo che non ha mai utilizzato e che magari ha il cartellino ancora attaccato. In questi casi si tende a pensare che prima o poi vorremmo utilizzare proprio quella giacca, quel vestito o quel paio di pantaloni. Il risultato è così un guardaroba pieno di “non ho niente da mettere” disorganizzato e poco funzionale. Applicate un segno ben riconoscibile sulla gruccia dei capi in cui siete in dubbio e toglietelo solo una volta che li avrete indossati, se a fine stagione quel segno sarà ancora lì vi sarete risposti da soli.
Allora, vi ho convinti a fare spazio e mettere ordine nella vostra casa e di conseguenza nella vostra vita? Se la risposta è sì, spero che questi suggerimenti vi possano tornare utili e ricordate che, adottando questa filosofia prima abitativa e poi di vita, non solo farete del bene a voi, ma soprattutto al prossimo, se donerete i vostri oggetti inutilizzati a chi ne ha più bisogno, e all’ambiente, promuovendo un approccio più sostenibile e attento agli sprechi.
Andrea Castrignano
Interior designer, creativo, personaggio pubblico.